Riscoprire la poesia come cifra dell'umano di fronte alle profonde trasformazioni antropologiche in atto e in un contesto storico e culturale sempre più plurale e contraddittorio. E' questo l'obiettivo dei saggi raccolti in questo volume che intendono offrire un contributo di riflessione intorno all'idea di umanesimo a partire dall'eredità poetica e letteraria di Mario Luzi, uno dei grandi protagonisti della tradizione culturale fiorentina. Attraverso i vari saggi qui contenuti e firmati da alcuni tra i maggiori studiosi dell'opera luziana, il volume si interroga sull'umanesimo della poesia, vale a dire lo sforzo di portare alla parola il mistero della vita e così renderla veramente e pienamente umana. Anche in dialogo con quella ricerca della fede e delle sue ragioni che Luzi stesso riconosceva come una delle voci più alte e illuminate del secolo scorso. Poiché, davvero, tra terrestre e celeste, altro non sono gli uomini che «apprendisti eterni / di se medesimi e del cosmo».
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260 pagine. Fa parte (VII volume) della raccolta «Quale creatività spirituale a servizio della cultura»- Alla memoria di mons. Cataldo Naro