__EDIZIONI FEERIA COMUNITA' DI SAN LEOLINO__ __Giovanni Meucci__
Il cinema, secondo Gilles Deleuze, è un'arte perfettamente autonoma poiché è in grado, nell'epoca del disincanto, di offrirci una risorsa inaspettata per credere nella bontà del mondo, del nostro vivere e pensare, attraverso quel "movimento di concetti" che, oltretutto, rendono ancora indispensabile l'esercizio filosofico. Giustamente, Giovanni Meucci articola la sua riflessione in tre movimenti di grande respiro filosofico e critico per rendere ragione delle radici del pensiero di Deleuze, di quel suo "pathos teorico" che ha una sua attualità e grandezza proprio nel fare del cinema un "imparare" e un "ragionare" in un contesto storico difficile e rischioso.
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220 pagine. Fa parte (n. 19) della collana «Teorie».